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Novembre… il mese dell’olivo

L'olivo, l'albero con il suo frutto benedetto, che abbraccia il nostro paese… ogni casa, ogni suo angolo… In questo periodo, se ti capita di passare per luoghi dove ci sono oliveti, vedrai un fermento di raccolta…

Quello che si vede ovunque sono reti verdi stese… attrezzi per la bacchiatura e le classiche verghe dei più anziani… le olive a terra, pronte per essere insaccate per i frantoi e la raccolta dell'olio, questo bene che ci viene offerto in modo unico in Grecia!

“Mangia olio e vieni di sera”…. dicevano gli antichi….

Se si passa davanti a un frantoio, l'odore è travolgente; se si entra, le cose sono ancora migliori: i sacchi in fila e l'olio che scorre verde e profumato, immagini magiche.

Ogni famiglia si organizzerà per preparare anche le olive per la tavola quotidiana: verdi schiacciate, Kalamon incise, Neratzolies, Kolymbades, Kolymbades sott'aceto, Stafidolies o alatsolies (throumbes) e molte altre ancora….

Ogni regione, ogni villaggio ha le sue…

Di solito nelle case le olive disponibili per il consumo sono Kalamon sott'aceto o verdi, oppure throumbes acquistate.

Oggi vi descriverò come preparare da soli le “throumba”, la cosiddetta “alatsolia”, che si chiama così perché si fa, si raggrinzisce, con sale grosso (sale)!

E dico di farla voi, perché l'oliva Throumba è un tipo che matura e si raggrinzisce sull'albero, ma qui la facciamo e la raggrinziamo noi.

Cominciamo…

Se non avete le vostre olive, o qualcuno che ve le dia, in questo periodo potete trovarne di ottime nei mercati rionali per le alatsolies; preferite le olive Kalamon di medie dimensioni.

Mettete in una federa pulita, che userete come sacco, dopo aver lavato le olive, poche alla volta, versando su ogni strato abbondante sale grosso, e legatela.

Calcolate che per due chili di olive, avrete bisogno di ¾ di chilo di sale grosso.

Io uso un cesto di vimini, ci metto dentro la federa con le olive, sotto una bacinella per far scolare i liquidi che le olive rilasceranno ogni giorno, e lo metto in veranda in un luogo non esposto al sole.

Il secondo, terzo giorno, inizieranno a rilasciare i loro liquidi, li svuotate, le scuotete in modo che quelle sopra vadano sotto e quelle sotto vadano sopra!!

Capirete che le vostre olive sono pronte quando non ci saranno più liquidi nella bacinella, le vostre olive si saranno raggrinzite e saranno diventate alatsolies (throumbes), cioè circa quindici o venti giorni.

Le conserverete con il loro sale, in un barattolo di vetro pulito o in un contenitore di plastica PET, cioè specifico per la conservazione degli alimenti, e per aromatizzarle aggiungerete un po' di timo, origano o rosmarino secco (a Creta il rosmarino lo chiamano arismari), e foglie di alloro, quello che preferite…

Quando vorrete mangiarle, le sciacquerete leggermente e le metterete nel piatto con un po' d'olio e origano.

Se ne avete preparata una grande quantità, potete conservarle mettendole in sacchetti di plastica nel congelatore e tirarle fuori circa mezz'ora prima di consumarle.

Credo che non ci sia un “mezè” più delizioso dell'alatsolia per raki, tsipouro o ouzo, con un po' di paximadi….

Alla salute e buoni affari… come si dice a Creta…

In modo più semplice... alla nostra salute...

Fonte: www.cna.gr

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